Riforma portuale: dal Senato apertura per Porto Torres

La commissione Trasporti del senato ha fatto propria la richiesta dei senatori sardi che chiedevano la dislocazione di una struttura periferica dell’Autorità Portuale a Porto Torres e confermata la specificità delle regioni a statuto speciale.

“Il senato, con il parere del sen. Marco Filippi, capogruppo PD in commissione trasporti e relatore sullo schema di decreto legge della riforma portuale “ha raccomandato per la città di Porto Torres una particolare attenzione alla situazione specifica dello scalo che, in ragione della sua notevole rilevanza commerciale e dell’elevato volume di traffici, richiede l’indispensabile presenza di una struttura periferica dell’Autorità portuale di sistema, per gestire in maniera adeguata tutti gli aspetti amministrativi e operativi ed evitare così perdite di efficienza e competitività dello scalo”.

Siamo davvero molto soddisfatti – ha dichiarato il senatore del Silvio Lai anche a nome degli altri senatori sardi impegnati in questa battaglia – e ringraziamo in particolare il collega Marco Filippi per la grande sensibilità dimostrata. Sii tratta di un passaggio importante con il quale si raccomanda al Governo nella predisposizione del decreto legge di trovare le modalità perché allo scalo turritano sia garantita uguali opportunità nel sistema portuale sardo rispetto agli altri scali principali.”

“Altrettanto importante – ha aggiunto Silvio Lai – è che sia stata posta come condizione nel parere che siano garantite le prerogative delle regioni a Statuto Speciale come avevano segnalato i senatori Lai, Sonego per il Friuli e Palermo per il Trentino Alto Adige con l’inserimento all’articolo 1, comma 1, il seguente periodo: “fatte salve in ogni caso le competenze delle regioni a statuto speciale, ai sensi dei rispettivi statuti speciali e delle relative norme di attuazione.”

Questo non significa che Porto Torres e la sua autonomia, pur all’interno dell’unica autorità portuale, siano al sicuro perché la palla ora tocca al Governo ma con la Regione impegnata nella stessa direzione, l’indicazione del Senato è sicuramente un’ottima base di partenza” – ha concluso il senatore Dem, firmatario della richiesta anche a nome dei colleghi Angioni e Cucca. Resta invece alla Regione la possibilità di confermare o modificare l’indicazione della sede dell’autorità portuale tra quelle delle precedenti sedi di autorità portuale, Olbia e Cagliari.”

Nel parere, appena approvato al Senato con largo anticipo rispetto ai tempi previsti per venire incontro alla volontà del governo di procedere con la nomina dei nuovi presidenti delle 15 autorità portuali entro l’estate, si da un consenso ampio alla proposta di riforma che viene giudicata essenziale per restituire competitività al sistema portuale italiano.

Per la Sardegna si prevede l’autorità di sistema portuale del mare di Sardegna che, oltre ai porti di Cagliari, Olbia e Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portoscuso, Santa Teresa banchina commerciale, a cui andrebbero aggiunti in base al parere del Senato, su richiesta della Giunta Regionale e in base alla classificazione di porti comprehensive, Carloforte, Foxi-Sarroch, La Maddalena, Palau, Golfo Aranci (già parte dell’autorità portuale del nord Sardegna).

Nel parere la Sardegna viene infatti citata per altre raccomandazioni sull’allegato A:

1) in relazione alla possibilità di modificare i limiti territoriali delle Autorità di sistema portuale introdotta dal provvedimento in esame nell’articolo 6, comma 16, della legge n. 84, si segnala al Governo l’opportunità di promuovere, d’intesa con le Regioni interessate, l’inserimento nelle nuove Autorità anche dei seguenti scali, classificati come porti della rete transeuropea globale (comprehensive) di trasporto TEN-T (Regolamento (UE) n. 1315/2013): Carloforte, Gela, La Maddalena, Monfalcone, Palau, Porto Levante e Siracusa;

2)con riferimento all’Allegato A dello schema in esame, richiamato dall’articolo 5, comma 2, capoverso Art. 6, comma 2, si raccomanda di integrare l’elenco con le circoscrizioni delle Autorità di sistema portuale, inserendo al n. “3) AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO SETTENTRIONALE” anche i porti di Capraia e di Cavo e al n. “7) AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE DI SARDEGNA” anche il porto di Foxi-Sarroch, in quanto scali già ricompresi in Autorità portuali preesistenti.

Ora tocca al Governo la decisione di raccogliere le raccomandazioni del Senato votate al larghissima maggioranza.



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