I Senatori PD scrivono alla Lorenzin: Europa dice sì alle carni sarde, il Ministero della salute non blocchi. “Si può e si deve consentire ai prodotti sardi trattati termicamente di essere presenti all’Expo. Il Ministero ha la possibilità di attivare un corridoio sanitario analogo a quello garantito ai paesi extra UE, applicando le procedure europee già in corso di pubblicazione. In questo modo si potrà rafforzare l’offerta produttiva della Sardegna in occasione dell’importante vetrina dell’Expo”. Lo chiedono in un’interrogazione presentata al Ministro della salute, i senatori del PD Lai, Manconi, Cucca, Angioni e Manconi. Nell’interrogazione si fa riferimento a tutte le normative che garantiscono i requisiti sanitari riguardanti la sanità animale. “Solo una quindicina di paesi in tutto il mondo – afferma il primo firmatario, il senatore Silvio Lai – sono autorizzati all’esportazione verso l’Unione Europea di carni bovine o suine fresche e questo avviene solo dopo severe visite ispettive in loco. Attualmente l’esportazione dalla Sardegna di carni suine macellate è vietata a causa della peste suina africana. A questo proposito è giusto ricordare che è stato avviato un piano di eradicazione, concordato e gestito dalla Commissione Europea, dal Ministero della Salute e dalla Regione Sardegna, sotto la consulenza scientifica del massimo esperto del settore, il Professor Vizcaino”. I senatori del PD Lai, Manconi, Cucca, Angioni e Manconi evidenziano come il virus della peste suina sia totalmente eliminato da carni che siano state sottoposte a trattamenti oltre i 90° C. “I prodotti così detti termizzati in base a studi scientifici e a direttive UE sono considerati indenni dalla trasmissione della peste suina. E le normative comunitarie chiariscono senza alcun dubbio che tipo di trattamenti consentano la produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti di origine animale”. Tra le altre cose è stato anche firmato un protocollo d’intesa tra la regione Sardegna ed il Ministero della salute per l’applicazione delle direttive UE. Molte aziende sarde hanno dunque predisposto impianti per il trattamento delle carni suine e per renderle conformi a quanto previsto dall’Unione Europea. Senza dimenticare poi che all’Expo di Milano parteciperanno oltre 100 paesi extra UE e che si è reso necessario stabilire delle regole speciali per permettere a decine di nazioni, cui erano precluse le esportazioni, di far conoscere i loro prodotti a milioni di visitatori. Le stesse procedure possono essere attivate anche dall’Italia per le carni suine sarde trattate termicamente.
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