“La chimica e la chimica verde in particolare hanno un ruolo strategico per il futuro del nostro Paese, abbandonarla è un errore gravissimo che non possiamo permetterci.” Lo afferma il senatore del PD Silvio Lai che commenta così la riunione al Mise sul futuro di Versalis.
“Bene quindi la Guidi quando dice che la chimica deve restare italiana ma questo deve diventare un obiettivo di tutto il Governo, anche del ministero dell’economia. Meno bene Versalis e ENI che ripetono il solito refrain con cose già sentite e decisioni già prese che si rivelano prese persino quando promettevano altro.
Non siamo più neanche delusi dalle parole di Eni e Versalis che in pratica confermano l’intenzione di vendere il 70% della società, in pratica l’inizio della fine della chimica italiana.”
“Per l’ennesima volta da Eni sono arrivate parole che non garantiscono un futuro al settore e dunque possiamo valutarle solo in modo negativo. Lo avevamo detto nei giorni scorsi e siamo costretti a ripeterlo anche oggi: al di là delle rassicurazioni per niente rassicuranti di Eni era necessario che il governo aprisse una riflessione nazionale sul futuro della chimica e sulla chimica del futuro. Siamo convinti infatti che un’industria compatibile dal punto di vista ambientale possa essere sicuramente più strategica per l’Italia della ricerca di petrolio o gas in giro per il mondo. Questo in pratica vuole fare Eni e la vendita del 70% di Versalis non può portare che garanzie formali, quindi quasi del tutto inutili, sul futuro della chimica italiana. Purtroppo la realtà dei fatti ci dice che le parole dei vertici di Eni e di Versalis in questi anni sono state puntualmente disattese e sono divenute lettera morta. Crediamo che a questo punto si debba verificare, mediante la Cassa Depositi e Prestiti, se esistano alternative alla cessione ad un fondo straniero. L’Unica strada percorribile per fare in modo che la chimica in Italia non scompaia è che siano realtà del nostro Paese ad occuparsene.”
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