Una buona notizia per produttori e consumatori. La strada è quella giusta e va percorsa con determinazione. I decreti dei ministri Martina e Calenda da oggi rendono obbligatorio l’esplicito riferimento sulle etichette di pasta e riso della provenienza e del luogo di lavorazione. Una scelta sperimentale per due anni che segue quella altrettanto importante sul latte e i suoi derivati. Si tratta ora, con la prossima legislatura di approvare una normativa organica in materia che consenta la tracciabilità di tutti i prodotti a cominciare dalla frutta utilizzata per le bevande e dalle carni impiegate nei salumi e negli insaccati”.
In questo modo si tutelano i produttori italiani e sardi, schiacciati dalla concorrenza di materie prime provenienti dall’estero e si tutelano i consumatori che avranno modo di scegliere cosa acquistare sulla base delle conoscenze effettive del prodotto da acquistare. La Sardegna è tra i primi produttori di riso e latte e pasta e i nostri agricoltori, finalmente, potranno far valere le loro ragioni in termini di qualità e di prezzo.
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