Approvata la riforma del personale della ricerca di zooprofilattici e Irccs

Ora può partire un piano di riorganizzazione e superamento del precariato storico

Nella legge di bilancio ci sarà la riforma del personale di ricerca degli istituti zooprofilattici e degli Irccs, si tratta di una riforma profondissima del sistema della ricerca pubblica che consentirà di specializzare la funzione della ricerca e di stabilizzare i tanti precari che attendono da anni una soluzione. Sono molto soddisfatto perché su questo argomento avevo proposto un emendamento e sostenuto la soluzione al Senato durante la discussione della legge di bilancio.
Come deciso su molti temi, riguardanti regioni e sanità, il mio emendamento era stato rinviato alla Camera, e ripresentato dai colleghi della commissione sanità. La sua approvazione è un’ottima notizia che modifica profondamente il sistema della ricerca pubblica nel settore sanitario, introducendo la figura del ricercatore, e consente di avviare un vero processo di superamento del precariato che opera da moltissimi nel settore degli istituti zooprofilattici sperimentali e negli istituti di ricerca, ricovero e cura sanitaria.
La nuova norma prevede la creazione di un ruolo speciale nel quale vengono inseriti circa 3000 persone: si tratta di 1406 ricercatori, 729 operatori di supporto e 726 dipendenti degli istituti zooprofilattici”. I ricercatori saranno assunti per cinque anni con un contratto a tempo determinato rinnovabile per una sola volta. Ogni anno i ricercatori saranno sottoposti alla valutazione e alla fine dei dieci anni potranno essere assunti a tempo indeterminato, in analogia al modello presente a livello accademico.
La norma era molto attesa anche in Sardegna, dove all’IZS sono diverse le persone interessate alla norma di progressiva stabilizzazione mentre si aprono ulteriori possibilità per l’assunzione di nuovi ricercatori.
Per la realizzazione della riforma sono stati stanziati, 19 milioni già dal prossimo anno e a regime, 70 mln di euro all’anno, che si aggiungono alle risorse che annualmente il Ministero della salute già stanzia per finanziare i contratti del personale di ricerca e di supporto alla ricerca.



Categorie:Diario, Economia, In Sardegna, Partito Democratico, Politiche, Salute e sociale

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