Cavalcavia sulle strade, troppi pericoli

Anas presenti al Parlamento quadro generale e piano interventi

 Troppi incidenti e troppi pericoli causati dal precario stato di salute dei cavalcavia. I recenti fatti di cronaca, ultimo in ordine di tempo il crollo del ponte sul cavalcavia di Camerano, rendono necessario un intervento nei confronti dell’Anas per sapere se e con quale periodicità vengano effettuati i controlli e se esista, o intenda avviare un piano generale di controllo e di manutenzione di tutti i manufatti. Per qwuesto motivo ho scritto una lettera inviata al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Ho preso spunto da una serie di gravi incidenti, quello di pochi giorni fa ha causato la morte di due persone nell’autostrada A14, ad ottobre invece il crollo di un cavalcavia in Brianza era costato la vita ad un automobilista.

La verifica delle condizioni di sicurezza dei cavalcavia è indispensabile per poter prevenire eventi come quelli che si sono verificati recentemente e da questo punto di vista riteniamo che da parte di Anas ci debba essere massima chiarezza sui controlli che vengono effettuati e sugli interventi programmati. Ma se si parla di prevenzione è giusto domandarsi anche se, come fa oggi il Professor Francesco Annunziata dell’Università di Cagliari, la riduzione del costo dei lavori si accompagni sempre ad un’adeguata preparazione ed esperienza da parte di chi è chiamato a dirigere ed effettuare gli interventi. Lo stesso discorso vale per l’affidamento degli incarichi di progettazione per opere di questo tipo, quanto si può essere garantiti quando viene consentito il massimo ribasso d’asta?

Prendo spunto poi anche dalla protesta che in questi giorni ha visto come protagonisti i sindaci dei comuni del Meilogu in Sardegna. Gli amministratori e le popolazioni locali hanno espresso preoccupazione per le condizioni del ponte sul cavalcavia di Mesu Mundu, nel territorio del comune di Siligo. Strati di calcestruzzo mancanti hanno scoperto le gabbie di armatura del cemento a cui si aggiunge il danno provocato da un Tir che nel 2009 stava effettuando un trasporto eccezionale. Non è escluso che a breve possano essere adottate in via precauzionale dai primi cittadini misure ostative al traffico nella zona. I Sindaci si apprestano ora ad interessare il Ministero per chiedere l’invio di ispettori che possano verificare le reali condizioni del cavalcavia.

È evidente che su questo argomento ci debba essere un impegno massimo da parte di chi ha la competenza dell’esecuzione dei lavori ma anche dei controlli e della messa in sicurezza. Per questo motivo chiediamo che da parte di Anas venga presentato al Parlamento un quadro generale ed un piano di interventi su tutte le situazioni a rischio per prevenire incidenti come quelli che si sono verificati recentemente.

 



Categorie:Diario, Economia, In Sardegna, Partito Democratico, Politiche, Salute e sociale

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