Si deve consentire anche ai pescatori sardi di poter ottenere i permessi
Fino ad oggi c’è stato un vero e proprio monopolio della pesca del tonno rosso che ha penalizzato regioni come la Sardegna o come la Liguria. Ora è arrivato il momento di porre fine ad un’ingiustizia. Chiediamo che le percentuali di quote in più che l’UE ha autorizzato al nostro paese dal 2015 vengano ripartite per il 2017 tra tutte le regioni che hanno licenze da pesca. La ripartizione in singole quote regionali consentirebbe alla Sardegna di poter ottenere circa dieci quote.
Da tempo abbiamo denunciato la necessità di riorganizzare le concessioni delle licenze di pesca del tonno rosso. Sull’argomento insieme ad altri colleghi rappresentanti di diverse regioni italiane abbiamo presentato un’interrogazione al ministro delle politiche agricole. Sono ad oggi 42 le imbarcazioni autorizzate alla pesca del tonno rosso e provengono tutte dalla Campania, dalla Sicilia e dalle Marche. Nei mesi scorsi il parlamento europeo ha approvato un emendamento che invitava gli stati membri a utilizzare criteri più equi nella ripartizione delle quote, evitando di favorire l’attuale monopolio di pochi proprietari di pescherecci a discapito dei pescatori artigianali.
Ora abbiamo la concreta possibilità di cambiare questa situazione e di dare un’opportunità anche ai pescatori delle altre regioni italiane compresa la Sardegna. La nostra proposta prevede infatti di riservare l’aumento della quota totale previsto dall’UE tra le regioni che hanno licenze di pesca artigianale, seguendo un criterio che tiene conto del numero di imbarcazioni presenti nelle singole regioni. In tutto dovrebbero essere ripartite quote per circa circa 550 tonnellate. Se questa modifica dovesse essere accolta si darebbe finalmente a tutte le regioni la possibilità di ottenere i permessi per la pesca del tonno rosso.
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