Il ministro risponde ad un’interrogazione dei senatori PD. Ora si fissi un crono programma e si creino le condizioni per non danneggiare gli operatori portuali.
I lavori per realizzare l’antemurale di ponente nel porto di Porto Torres stanno finalmente per partire. È quanto assicurato dal Ministero dei trasporti in risposta ad un’interrogazione presentata dai senatori del PD Lai, Filippi, Angioni, Cucca e Manconi.
È Una notizia positiva perché dopo una lunga attesa l’intervento potrà partire in tempi rapidi. Il prolungamento dell’antemurale è un’opera di fondamentale importanza perché una volta completato renderà agevole l’entrata e l’uscita delle navi, riducendo l’agitazione ondosa nell’avamporto e nel porto interno. Per l’intervento erano stati stanziati circa 30 milioni di euro con un finanziamento chiesto e ottenuto dall’allora sindaco Luciano Mura. Da quel momento in poi era iniziato il lungo iter che ora si avvia a conclusione. Il ministero – scrive ancora Lai – ci ha informato che una volta completata l’istruttoria della commissione tecnica per la verifica dell’impatto ambientale si potrà procedere con l’elaborazione del progetto esecutivo e subito dopo potranno essere avviati gli interventi, sempre che il ministero dell’ambiente non decida di sottoporre il progetto alla VIA. Attualmente la verifica di assoggettabilità alla VIA è stata sospesa per 90 giorni per consentire la campagna archeologica richiesta dal MIBAC e dalla Soprintendenza. A questo punto – prosegue il parlamentare – l’auspicio è che non ci siano ulteriori ostacoli e che si possano avviare i lavori nei tempi stabiliti. Ma sarà importante anche fissare un crono programma degli interventi e che questo venga rispettato, sia per affrettare il completamento di un’opera così importante, sia per impedire o limitare al massimo i possibili disagi agli operatori del porto nel periodo di esecuzione. E infine ci auguriamo che l’Autorità portuale possa cogliere l’occasione dell’apertura di questo cantiere per avviare un’approfondita analisi dei fondali del porto turritano, questo per individuare altri possibili interventi che rendano ancora più competitivo lo scalo.
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