Ministro infrastrutture e trasporti risponde all’interrogazione dei senatori PD. Partono così 30 milioni di euro di investimenti attesi da tempo per un’opera fondamentale.
I lavori per realizzare l’antemurale di ponente nel porto di Porto Torres partiranno entro la stagione estiva 2016, non oltre sei mesi. È quanto assicurato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in risposta ad un’interrogazione che ho presentato insieme ai senatori sardi del PD, Angioni, Cucca e Manconi e dal capogruppo in commissione trasporti al senato, il livornese Marco Filippi. Si tratta di una notizia positiva perché, dopo una lunga attesa, l’intervento potrà partire in tempi rapidi, finalmente sbloccato dopo molti anni.
Il prolungamento dell’antemurale di ponente è un’opera di fondamentale importanza perché una volta completato renderà agevole l’entrata e l’uscita delle navi, riducendo l’agitazione ondosa nell’avamporto e nel porto interno.
Per l’intervento erano stati stanziati circa 30 milioni di euro con un finanziamento chiesto e ottenuto dall’allora sindaco, il democratico Luciano Mura. Da quel momento in poi era iniziato il lungo iter che ora si avvia a conclusione grazie al ministro Delrio e alla pressante iniziativa del gruppo democratico.
Il ministero ci ha informato che una volta completata l’istruttoria della commissione tecnica per la verifica dell’impatto ambientale si potrà procedere con l’elaborazione del progetto esecutivo e subito dopo potranno essere avviati gli interventi, sempre che il ministero dell’ambiente non decida di sottoporre il progetto alla VIA. La verifica di assoggettabilità alla VIA è stata sospesa per 90 giorni per consentire la campagna archeologica richiesta dal MIBAC, dato l’alto valore storico del sito turritano, e dalla Soprintendenza ma siamo già nella fase finale e con questo si completa cosi ogni controllo statale e regionale.
A questo punto senza ulteriori ostacoli i lavori saranno avviati nei tempi stabiliti non oltre la stagione estiva. A quel punto dovrà essere fissato e condiviso un preciso e vincolante crono programma dell’intervento, sia per affrettare il completamento di un’opera così importante, sia per impedire o limitare al massimo i possibili disagi agli operatori del porto nel periodo di esecuzione.
E infine – conclude Lai – confidiamo che l’Autorità portuale possa cogliere l’occasione dell’apertura di questo cantiere per avviare un’approfondita analisi dei fondali del porto turritano, in moda da individuare l’eventuale esigenza di ulteriori possibili interventi che rendano ancora più competitivo lo scalo, consentendo l’approdo in sicurezza di qualunque tipo di nave.
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