Bene azione della Giunta in conferenza regioni ma attenzione allo sviluppo locale
Sono molto positive le notizie sul via libera della conferenza delle regioni alla riforma delle autorità portuali che consente di superare in Sardegna il commissariamento delle due autorità di Caglairi e del nord Sardegna, ormai inaccettabile e che sta incidendo sulla competitività dei porti sardi rispetto ai suoi concorrenti. Ora la norma potrà avere la valutazione delle commissioni parlamentari e lì potremo verificare e dare il via libera alle norme proposte. I passi in avanti fatti dalla conferenza stato regioni sono un ottimo segnale. Si va finalmente nella direzione giusta e non si può che apprezzare anche l’intervento della giunta regionale, mirato a far riconoscere le peculiarità della nostra isola. La riduzione delle autorità tocca anche la Sardegna che pure avrebbe ragioni per mantenerle ma questa é l’occasione per far fare un passo in avanti al sistema portuale regionale. La nuova Autorità del sistema portuale della Sardegna va pensata non come replica delle due autorità precedenti ma articolata, anche con un emendamento apposito, in tre distretti con altrettanti scali marittimi di eguale peso e capacità di contribuire allo sviluppo territoriale: i porti di Cagliari, Olbia e Porto Torres. Ognuno di essi a seconda della propria vocazione deve svolgere un ruolo strategico per la propria area di riferimento ed in generale al servizio dell’intero sistema sardo. Non si tratta solo di rispondere ad una storica e giusta rivendicazione del porto di Porto Torres, che peraltro, lo ricordiamo, é il secondo scalo della Sardegna per quanto riguarda il numero dei passeggeri ed il primo per il trasporto delle merci. Il modello a tre polarità di connessione é coerente con il modello del sistema aeroportuale sardo e con ciò che ispira la riforma del sistema degli enti locali recentemente approvata dal consiglio regionale.
È evidente che le caratteristiche della nostra isola e dei tre porti in oggetto possano avere un’unica guida ma che tenga conto e valorizzi le diverse peculiarità, sia per quanto riguarda il traffico passeggeri che quello merci. Il trasporto marittimo è infatti di fondamentale importanza non solo perché garantisce ai sardi la continuità territoriale, ma anche per il ruolo svolto nell’ambito del sistema turistico e per gli scambi commerciali con il resto della penisola. I tre porti di Cagliari, Olbia e Porto Torres sono classificati di rilevanza economica internazionale. Devono dunque poter contare su servizi adeguati per poter essere competitivi rispetto alle altre realtà italiane ed europee. Non ci si può limitare ad una riforma che non permetta un potenziamento ed uno sviluppo dei tre porti più importanti.
Infine un punto fondamentale, dove insediare la sede della nuova autorità portuale del mar della Sardegna. Per quanto riguarda invece la sede della nuova autorità portuale penso che si debba proseguire nella strada più volte richiamata dal Presidente Pigliaru, in ultimo anche a Sassari in occasione dell’ultima lezione della scuola di politica di “Domucratica”. Una strada che porta ad un modello di governance diffuso ed in questo contesto Olbia può essere la candidatura giusta, sia per la sua posizione strategica che per il costante aumento del traffico passeggeri e merci. La discussione sulla riforma ora tornerà in ambito parlamentare ed in quella occasione sarà possibile effettuare i giusti correttivi che consentano al nostro sistema portuale uno sviluppo adeguato all’importante ruolo che svolge nell’economia della nostra regione.
Categorie:Diario, Economia, In Sardegna, Partito Democratico, Politiche
Rispondi