La Sardegna dovrebbe spendere 2,8 miliardi per la spesa sanitaria, ne spende invece 3,2 con oltre 400 milioni di risorse aggiuntive regionali.
Secondo i parametri delle altre regioni sarebbe una regione canaglia e dovrebbe essere commissariata, ma essendosi assunta interamente l’onere del finanziamento del servizio sanitario regionale, il Governo non può intervenire.
Non solo, la Sardegna dovrebbe spendere il 14,85% della spesa sanitaria in farmaci, invece ne spende il 19%.
Così la Sardegna é tristemente prima nella spesa farmaceutica secondo AIFA. Proprio dove dovrebbe essere ultima. Lo diciamo da molto e registriamo distrazione prima e ora aggressione, come quando si toccano gli interessi più importanti.
Non ci interessano le polemiche ma i dati: é stato pubblicato da poche settimane, il monitoraggio 2013 del cda del 18.12.2013 dell’AIFA, l’agenzia nazionale del farmaco, che non é diretta né da pericolosi bolscevichi, né da assessori della ex Giunta Soru. La Sardegna é prima con il 19% della spesa farmaceutica sul totale della spesa sanitaria! mentre la media italiana é sotto il 15%. Secondo l’AIFA la Sardegna in 10 mesi ha speso 100 milioni in più di quanto avrebbe dovuto spendere, arriverà con questo ritmo a 120 alla fine dell’anno. Ma nel 2008 la Sardegna era in questa graduatoria tra le migliori regioni, al 13%, e se oggi fosse a quel livello avrebbe risparmiato, solo nel 2013, ben 170 milioni di euro dato che ogni punto percentuale per la Sardegna vale 25 milioni. Sprechi, dunque, anche questi e regali. Regali per big pharma, che non ne ha bisogno. E che non risulta tra i nostri sostenitori. Proprio no.
Categorie:In Sardegna, Salute e sociale
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