Cappellacci confuso o in malafede, non é credibile su nessuna questione, tanto meno per la questione sarda: lasci perdere

Notiamo un nuovo improvviso attivismo da parte del Presidente nella versione “cattiva” contro lo Stato, dopo le pagine esaltanti dell’occupazione dell’area antistante piazza Montecitorio e della riduzione (?) delle tariffe della navigazione, con il viaggio in Sardegna dell’amico Lupi.

Sul contenuto della nuova chiamata alle armi, accompagnata dal fido on.Cicu, non riusciamo a vedere chiaro. Delle due l’una, o Cappellacci é confuso oppure é in malafede.
Non capisco davvero perché chieda ai parlamentari sardi di sostenere un emendamento che spunta dal nulla, senza che sia stato discusso o proposto nelle sedi istituzionali, pretendendo una adesione fideistica. Se il problema é il fatto che sia stata impugnata la legge finanziaria, occorrerebbe innanzitutto sapere quali sono i motivi e concordare una soluzione, non pretendere di sottoporne una preconfezionata.
Sarebbe poi importante sapere se la Regione ha spiegato al Governo, prima dell’esame della norma, il valore e il senso di una proposta coraggiosa e innovativa, e se lo ha fatto il Presidente della Regione nei suoi tour romani oppure qualche dirigente delegato e chi é stato incontrato. Dalle nostre informazioni non c’è stata alcuna interlocuzione ad esempio, ma ci piacerebbe essere smentiti.
Sarebbe altrettanto importante sapere come mai, avendo avviato un tavolo presso il ministero sulle questioni fiscali, compresa la fiscalità di vantaggio, non abbia portato in quel tavolo la proposta di una modifica dell’articolo 10 dello Statuto. Peraltro, prima di toccare l’art.10, verifichiamo anche altre strade ordinarie: lo Statuto e’ un’arma potente e le armi non si lasciano in mano ai bambini maldestri!
Insomma se il Presidente della Regione pensa di chiamarci a raccolta in maniera estemporanea e con piatti precotti di dubbia utilità, non sarà facile per lui trovare complici dei suoi disastro e delle sue manchevolezze.
Se invece pensa che il rapporto con lo Stato possa esser condotto con tavoli e tavolini distinti, con interlocutori di secondo piano, sbandierati come se fosse il Governo a dire di si alle sue improbabili iniziative, allora la confusione é tanta e speriamo che concluda presto l’occupazione ormai abusiva di viale Trento.

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Categorie:Politiche

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