Province: azione incomprensibile di pirateria politica
Così si mantengono le otto province, altro che superarle con le riforme. Saranno probabilmente norme incostituzionali perché generano differenze di rappresentanza tra i cittadini
Il referendum ha chiesto di superare le province non di mantenerne otto ma con commissari privi della rappresentanza popolare. Siamo di fronte ad un pasticciaccio brutto provocato da dilettanti allo sbaraglio o da veri e propri pirati politici.
Il commissariamento di 5 province su 8 é un atto di palese illegalità, lo sa Cappellacci e lo sa la sua maggioranza, su questo ci saranno non solo ricorsi che saranno accolti ma numerosi soggetti che chiederanno i danni.
In primo luogo perché le attuali province sono state istituite tutte con la stessa legge, in secondo luogo perché se le province storiche “ridotte” sono preservate da qualche legge, la provincia di Cagliari che viene commissariata sarebbe dovuta andare al voto regolarmente nel turno amministrativo di maggio, insieme ai comuni. In terzo luogo perché i commissari dovrebbero svolgere funzioni prive di legalità, perché dovrebbero passare le funzioni alle province rimanenti senza che ci sia oggi una normativa che le legittimi perché non sono le province statali. Solo per fare un esempio il territorio del Sarcidano, per lo Stato fa parte della circoscrizione amministrativa di Nuoro, invece si trova commissariato perché parte del territorio regionale di Nuoro.
Sono norme di una incostituzionalità palese perché generano rappresentanza differente tra i cittadini di territori differenti.
A riformatori e alla maggioranza chiedo perché non commissarino immediatamente anche gli enti anch’essi oggetto del referendum e perché i primi si tengano le 21 poltrone che occupano, lautamente pagate. In questo caso non ci sarebbe bisogno neanche di un riordino degli enti.
Oppure perché non abbiamo proposto nella legge elettorale appena approvata la regolamentazione per legge delle primarie, anch’esso oggetto di referendum.
Due pesi e due misure che dimostrano i valori a cui tengono i campioni della maggioranza.
La maggioranza si fermi, faccia un atto di riordino degli enti locali a cui trasferire processi e funzioni e operi nella legalità. In caso contrario non potremo che accertare che siamo di fronte ad un atto di pirateria politica e di palese illegalità formale.
Categorie:In Sardegna
Rispondi